Rossana Riboldi, classe 1966, originaria di Cassina Amata, una frazione di Paderno Dugnano (Milano), da alcuni anni trasferita a Gattico-Veruno, vicino ai Laghi Maggiore e Orta, dove mi diverto con l'argilla nel mio Atelier RoxArt ArteCotta.

Da sempre affascinata dal mondo della ceramica, ho iniziato per gioco e mi definisco un'artista per caso. Amante della natura e di ciò che essa offre agli esseri umani e anche per questo affascinata dal mondo della ceramica, materia che nasce e si trasforma dal connubio Acqua, Terra, Fuoco e Aria.

Nella vita ho fatto tutt'altro (impiegata notarile, con soddisfazione) e ho sempre avuto un richiamo per i lavori manuali; non ho frequentato scuole o studi d'arte ma la passione per l'argilla mi ha portato a leggere libri e ad approfondire tecniche di lavorazione frequentando alcuni corsi (oltre a dedicarmi ore e ore) tra cui Raku, un'antica tecnica giapponese del 1500 che amo molto, il cui significato è "piacevole, gioia, armonia" e il risultato finale del pezzo è sorprendente, è "la bellezza dell'imperfezione".

Il pezzo subisce un forte shock termico: è quindi necessario utilizzare un'argilla robusta e refrattaria per evitare e fratture. Il pezzo subisce una prima cottura a 980° e successivamente, dopo la smaltatura, avviene la seconda cottura in un apposito forno a gas dove la temperatura sale a 900/940° l'oggetto viene preso con delle apposite pinze e inserito in bidoni contenenti carta, segatura, foglie, che bruciando a contatto con i pezzi incandescenti, producono una riduzione d'ossigeno. L'oggetto viene poi estratto nuovamente, immerso nell'acqua e pulito per eliminare i segni della combustione e per far emergere i riflessi metallici.

Per il Naked Raku (raku nudo) il procedimento è lo stesso ma si passa un distaccante prima dello smalto, il fumo passa attraverso le cavillature che si creano durante il raffreddamento rapido, lasciando sulle superficie del pezzo delle zone annerite.

L'anima del Raku è il contatto con gli elementi Terra, Acqua, Aria, Fuoco, pezzi unici irripetibili. L'effetto finale è imprevedibile e sono le piccole imperfezioni a rendere ogni oggetto unico, artigianale e originale.

Le prime cotture dei pezzi che creo avvengono nel mio forno a energia solare, mentre per le cotture Raku mi avvalgo della bravura di due artisti amici, che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso, Giovanni Crippa e Livio Rossetti, con cui condividiamo momenti di gioia e meraviglia. 

Mi sto avvicinando e sto sperimentando anche il gres (alta temperatura).

Continuare a sperimentare con passione e curiosità è la cosa che più mi affascina sia nella vita che nell'arte. Sognare non è mai una perdita di tempo.